Roma, 28 Aprile 2013: Alle 11.40, mentre il neonato Governo giurava al Quirinale, il 49enne Luigi PREITI, abbigliato in giacca e cravatta, è arrivato nella Piazza antistante Palazzo Chigi, ha estratto una pistola ed ha sparato 6 colpi contro 2 Carabinieri del Battaglione ivi in servizio, ferita lievemente anche una passante. Dopo aver fatto fuoco, Preiti ha tentato prima di suicidarsi con la stessa arma, inutilmente a causa dell’esaurimento delle cartucce. Ha quindi deciso di fuggire, ma è stato immediatamente bloccato dai colleghi dei due Carabinieri, i quali, senza rispondere al fuoco, sono riusciti a bloccarlo a terra ed arrestarlo. L’attentatore solitario è un muratore incensurato calabrese, residente ad Alessandria, ma domiciliato a Rosarno c/o i propri familiari in seguito alla separazione dalla moglie ed alla recente perdita del lavoro. Dal letto di ospedale in cui è stato ricoverato per le contusioni della colluttazione con i Carabinieri, Luigi Preiti ha così motivato il suo gesto: “Ero a Roma per compiere un gesto eclatante: volevo sparare ai politici, ho capito che non potevo raggiungerli e ho fatto fuoco sui Carabinieri. Io non odio nessuno, ma sono disperato. Ho deciso l’attentato venti giorni fa, la pistola l’avevo comprata nel 2009 al mercato nero di Alessandria”. In un primo momento, si era parlato di lui come di uno squilibrato con problemi psichici, ma successivamente il fratello dell’attentore ha affermato che Preiti certamente non soffre di disturbi psichici. I due Carabinieri invece, sono stati feriti uno in maniera grave al collo, il Brigadiere Giuseppe Giangrande, di 50 anni e l’altro alla gamba, il Carabiniere Scelto Francesco Negri, di 30 anni. Per il primo i medici si sono riservati la prognosi per capire se sopravvivrà, mentre il secondo è fuori pericolo.
Questa Associazione è vicina ai 2 Carabinieri feriti, augurando loro la piena guarigione e la ripresa del loro servizio nel più breve tempo possibile .
Stefano MEMOLI – Pres. Prov. A.P.I.