Cartiglion Fiorentino 2 Marzo 2013 – Ricorre oggi l’anniversario della barbara uccisone di EMANUELE PETRI, Sovrintendente della Polizia di Stato in forza alla Polizia Ferroviaria, morto a soli 48 anni durante il servizio mentre tentava di arrestare i leader delle nuove Nuove Brigate Rosse. Il 2 Marzo 2003, infatti, Petri, assieme ad altri due colleghi, Bruno Fortunato e Giovanni Di Fronzo, effettuava il servizio di scorta viaggiatori su un treno regionale Roma-Firenze.. All’altezza di Castiglion Fiorentino Petri ed i colleghi decidevano ad iniziativa di controllare un uomo (Mario Galesi) ed una donna (Nadia Desdemona Lioce) che viaggiavano a bordo del vagone. Questi ultimi, dopo aver esibito dei documenti falsi ai Poliziotti, che si accorgevano della falsità degli stessi, reagivano nei loro confronti. L’uomo estraeva una pistola puntandola immediatamente al collo del Sovrintendente Petri ed intimando agli altri poliziotti di gettare via le armi. Uno dei due poliziotti obbedì gettando la propria pistola sotto i sedili del convoglio ma l’uomo reagì ugualmente sparando alla gola di Petri, uccidendolo sul posto, e sparando nuovamente contro l’altro poliziotto armato che, nonostante le gravi ferite, riuscì a rispondere al fuoco dell’assalitore uccidendolo. La donna, a sua volta, premette il grilletto della sua pistola contro lo stesso poliziotto, ma l’arma non sparò. Ne seguì una colluttazione al termine della quale la terrorista veniva bloccata. A Petri , che lasciò una moglie ed un figlio di 23 anni, è stata conferita la Medaglia D’Oro al Valor Civile alla memoria , consegnata alla moglie dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Un monumento bronzeo a suo ricordo, rappresentante un cuore spezzato, è stato collocato nel piazzale della stazione ferroviaria di Castiglion Fiornetino , a lui ora dedicata.
ONORE ALL’EROICO SOVRINTENDETE DELLA POLIZIA DI STATO EMANUELE PETRI, FULGIDO ESEMPIO DEL SACRIFICIO CHE OFFRONO GLI UOMINI IN DIVISA !
Il Presidente Provinciale A.P.I. – Stefano MEMOLI