Roma, 9 Febbraio 2012: Il Decreto legge cd “svuotacarceri” ha ottenuto la fiducia alla Camera, e diventa la chiave che aprirà la porte delle celle a circa 3500 detenuti che devono scontare pene sino a 18 mesi a patto di aver dimostrato buona condotta e non pericolosità. È questo lo strumento ideato dal Ministro della Giustizia, Paola Severino, che stabilisce una serie di misure per diminuire il sovraffollamento delle carceri italiane e prevedere l’ampliamento della possibilità di detenzione domiciliare. Con questa misura il Ministro Severino conta di poter risparmiare 350mila euro al giorno. Il decreto prevede anche la possibilità della custodia ai domiciliari o nelle camere di sicurezza delle Questure dei fermati in flagranza di reato destinati ad essere giudicati per direttissima. Per gli arrestati in flagranza che siano accusati di alcuni reati minori, ristrette nelle celle di sicurezza presso le Caserme e le Questur, si riduce da 96 a 48 ore il tempo per la convalida dell’arresto da parte del magistrato. Il decreto assegna inoltre 57 milioni all’edilizia carceraria. Sempre per limitare le costose traduzioni dei carcerati viene aumentata la possibilità di ascoltare detenuti in videoconferenza. Prevista anche, tra le altre misure, la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari entro il 31 marzo 2013.
Ancora una volta si assiste alla sconfitta dello Stato dinanzi ai disavanzi economici, che avvantaggiano criminali e delinquenti. Ancora una volta lo Stato Italiano mortifica il lavoro delle Forze dell’Ordine e della Magistratura. Ancora una volta i giusti e gli onesti si vedono derubati della loro dignità e della loro sicurezza, per l’incapacità dei Governanti di impostare regole rigide e leggi efficaci.
Stefano Memoli – Pres. Prov. A.P.I.