Palermo 23 Maggio 2011 – Ricorre oggi il XIX anniversario della strage di Capaci, nella quale perse la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Son passati tanti anni, ma il ricordo è fresco e terrificante come fosse successo ieri. La Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone” e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca quest’anno si sono dati appuntamento a Palermo per la diffusione della cultura della legalità e della lotta alla mafia nelle scuole. Il capoluogo siciliano, per l’anniversario, è stato invaso da migliaia di studenti che nel corso dell’anno scolastico hanno partecipato al concorso “Il mondo che vorrei : Il trionfo della legalità, le minacce dell’ecomafia e il valore della memoria “. Il clou della manifestazione è stato il convegno che si è svolto nell’Aula Bunker dell’Ucciardone dal titolo: “Giovanni e Paolo, due italiani.” Il dibattito all’interno del carcere è stato moderato dal Direttore di Rai 150 Giovanni Minoli e si è aperto con i saluti del Procuratore Generale di Palermo Luigi Croce e del Presidente della Corte d’Appello di Palermo Vincenzo Olivieri. Vedrà coinvolti il Presidente della Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone” Maria Falcone, il Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, il Ministro dell’Interno Roberto Maroni, il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, il Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso, il Presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello e le testimonianze di studenti, docenti, magistrati e rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Gli elaborati realizzati dai ragazzi durante l’anno scolastico verranno esposti a Palermo nelle piazze cittadine, in Aula Bunker, lungo i cortei e nelle scuole partecipanti. Le scuole selezionate hanno poi partecipato al viaggio sulle “Navi della legalità”. Due navi, simbolicamente battezzate “Giovanni” e “Paolo”, salpate nel pomeriggio del 22 maggio rispettivamente da Civitavecchia e da Napoli con destinazione Palermo, a bordo delle quali hanno viaggiato circa 2.500 studenti ed una serie di personalità politiche e del mondo associativo antimafia. Il Parco della Favorita è entrato per la prima volta nel programma, grazie alla connotazione ecologica del concorso e della traccia proposta agli studenti. Sono stati o predisposti anche molti stand delle Forze dell’Ordine che hanno dialogato con i ragazzi. E’ stato allestito un laboratorio di aquiloni, e decine di stand con i lavori delle scuole dello Zen, di Brancaccio, di Borgo Nuovo e di tutta la Provincia di Palermo. L’Aula Bunker si è colorata all’interno e all’esterno con le lenzuola e i manufatti realizzati dai bambini. Nel pomeriggio hanno sfilato due cortei: uno dall’Aula Bunker e l’altro da Via d’Amelio. Entrambi si sono riuniti sotto l’Albero Falcone in via Notarbartolo per celebrare insieme il momento solenne del Silenzio che è eseguito dal trombettiere della Polizia di Stato all’ora della strage. Quattordici Paesi europei sono intervenuti alla manifestazione, grazie al progetto europeo promosso dalla Fondazione Falcone e finanziato dal programma comunitario Europa per i Cittadini con sede a Bruxelles e dalla Regione Siciliana, coinvolgendo delegazioni di studenti da Estonia, Olanda, Albania, Bulgaria, Lituania, Macedonia, Grecia, Spagna, Ungheria, Romania, Francia, Austria, Serbia, Croazia.
Tutte queste meritevoli attività e questo impegno a 360 gradi messo in campo da parte di tutti, connesso ad un sentimento nazionale di riconoscenza verso questi eroi moderni, ci fa ben sperare, anche se risulta una piccola luce nel buio dilagante dell’illegalità, dell’indifferenza e della malvagità della gente, che ancora oggi caratterizza il modo di essere e di vivere di tantissime persone. Possa davvero il ricordo ed il sorriso di Giovanni Falcone, unito al sacrificio delle persone morte per lui, accendere la luce del cambiamento e della diffusione del messaggio di legalità e giustizia.!
Stefano Memoli
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