13 Febbraio 2011 – “2.079” : questo è l’allarmante numero di appartenenti alle Forze dell’Ordine (Carabinieri, Poliziotti, Finanzieri e Vigili Urbani) che nel solo 2010 hanno subito violenze ed insulti. Un numero vergognosamente alto che fa da cartina tornasole alla sempre crescente inciviltà della gente ed all’intolleranza verso coloro che indossano una divisa durante il loro lavoro. Tali episodi di violenza registrati ai danni sia di uomini che di donne in divisa, si sono verificati con una media di 173 al mese e poco meno di 6 al giorno, ma complessivamente l’1,3% in più dell’anno precedente. A rilevare annualmente il triste bilancio è l’Osservatorio “Sbirri Pikkiati” dell’Asaps, che ci specifica che dei 2.079 casi monitorati l’anno passato, il 39,3% si è verificato al sud, il 35% al nord e il 25,6% al centro. A finirne vittime per lo più Carabinieri (50,3%), Poliziotti (37,4%) e Vigili Urbani (10,8%). Nel 30% degli episodi, l’aggressore era ubriaco o sotto l’effetto di droghe. Significativo, dunque, sembra la quasi parità di percentuale di casi avvenuti nel Sud e nel Nord, con ciò unificando di fatto il Bel Paese nelle “crociate” e nelle violenze gratuite ai danni delle Forze dell’Ordine. C’è anche da dire, come è stato fatto rilevare, che l’età media di coloro che indossano la divisa è aumentata sensibilmente, il numero delle stesse Forze dell’Ordine è in costante diminuzione e conseguentemente diminuisce la capacità operativa e difensiva degli stessi. Fermo restando i citati numeri, c’è da chiedersi dove affonda le radici culturali e quali sono le cause di una tale irriverenza istituzionale, una tale assenza di senso civico, una tale impunità garantita a coloro che attaccano i simboli e gli uomini delle Istituzioni..(Fonti AGI e ASAPS)