Bergamo, 13 Gennaio 2010
Così come programmato già da tempo, il Capo della Polizia MANGANELLI è arrivato a metà mattinata nel capoluogo bergamasco, dove ha subito incontrato il Prefetto Camillo Andreana. Subito dopo il Capo della Polizia si è recato in Questura e, dopo aver deposto una corona al monumento ai caduti, ha avuto un incontro con il Questore Vincenzo Ricciardi e tutti i Dirigenti. A seguire ha incontrato tutto il personale della Polizia di Stato in forza nei vari Uffici della Provincia. Durante tale incontro, ringraziando gli uomini e le donne della Polizia di Stato per il lavoro svolto quotidianamente con serietà e professionalità, il Capo della Polizia ha detto che considera il territorio come ”centro reale per la sicurezza del Paese”. Ha inoltre proseguito confermando che “sul tema della sicurezza si registrano grandi risultati con la cattura dei latitanti e il sequestro di beni alla criminalità organizzata”. Il prefetto MANGANELLIè stato infine impegnato in una riunione operativa con il dirigente della Squadra mobile, il funzionario del Servizio Centrale Operativo e tutto il personale impegnato nelle indagini sulla scomparsa di Yara Gambirasio (La tredicenne scomparsa dal 26 novembre scorso). Al termine del vertice con gli investigatori, il Prefetto MANGANELLI ha dichiarato che “Sul caso di Yara gli investigatori stanno lavorando con amore, senza guardare l’orologio, come si diceva una volta. Stanno lavorando su tutte le piste possibili, senza escludere nulla. Non ritengo il trasporto all’estero una delle piste privilegiate. La mia testimonianza è quella di una professionalità che deve essere trasmessa alla famiglia come elemento di fiducia che nulla sarà lasciato intentato. Sul caso di Yara ho una mia idea ma non ritengo di doverla dire perchè queste impressioni, suggestioni, devono essere comunicate da chi è preposto a fare questo».