Papuda (BRASILE), 9 Giugno 2011 – Il Tribunale Supremo Federale Brasiliano, con una netta maggioranza ha convalidato il no all’estradizione, già imposto dal Presidente Brasiliano Inacio Lula da Silva il 31 dicembre 2010, di Cesare BATTISTI, il terrorista a capo del gruppo PAC (Proletari Armati per il Comunismo) che negli anni tra il 1978 e il 1979 fu l‘esecutore o l’ideatore di 4 omicidi. E’ questa la squallida sentenza che arriva oggi a firma del Supremo Tribunale Federale, la cui maggioranza dei giudici ha votato per il rifiuto dell’istanza italiana perchè anche “offensiva della sovranità brasiliana“. Dunque l’assassino Cesare BATTISTI è libero, anche se l’Italia annuncia l’immediato ricorso all’Alta Corte di Giustizia Internazionale dell’Aja. Ma chi è stato questo terrorista? Cesare Battisti, condannato con sentenza definitiva all’ergastolo, ha premeditato, organizzato ed eseguito ben quattro omicidi, finalizzati a “punire chiunque impedisse, in un modo o nell’altro, il regolare svolgimento dei cosiddetti espropri proletari“. La prima vittima è stata Antonio Santoro, Maresciallo della Polizia Penitenziaria, ucciso il 6 giugno 1978 a Udine. Altri due omicidi eseguiti nello stesso giorno: il 16 febbraio 1979, a Milano, il gioielliere Pierluigi Torregiani, e nel tardo pomeriggio, a Santa Maria di Sala (Venezia) Lino Sabbadin, macellaio di Mestre. Infine, l’ultimo omicidio il 19 aprile 1979 di Andrea Campagna, Agente della Digos.
Dinanzi a questa palese ingiustizia ed a tale umiliazione per lo Stato Italiano, non possiamo non indignarci, stringendoci con il cuore ai familiari delle vittime, uccise nuovamente oggi da una sentenza indegna……
Stefano Memoli