29 Gennaio 2011 – Due rapinatori, uno di 16 anni, l’altro di 24, sono stati uccisi per legittima difesa dai colpi sparati da una guardia giurata e da suo figlio, un Carabiniere, durante una rapina in un Supermercato di Qualiano, nel Napoletano. Il 24enne è stato ucciso all’interno del locale. L’altro, invece, e stato colpito mortalmente fuori dal locale mentre tentava la fuga. Secondo le prime ricostruzioni, i due banditi, di Villaricca e di Giugliano, sempre in provincia di Napoli, giunti a bordo di un scooter si sono avvicinati alla guardia giurata che era in servizio davanti al supermercato, lo hanno disarmato e si sono diretti alle casse. Al cassiere, un’altra guardia giurata, ma fuori servizio, hanno intimato di consegnare tutto il denaro. L’uomo ha preso i soldi e li ha consegnati ai banditi sotto la minaccia delle armi: nel frattempo, però, è giunto nel negozio un giovane carabiniere, anche egli fuori servizio, figlio del cassiere. A questo punto il cassiere ha impugnato la sua pistola ed ha fatto fuoco, colpendo il 24enne L’altro complice, allora, ha tentato la fuga, dirigendosi verso l’uscita, impugnando la pistola e rivolgendola contro il carabiniere, ma è stato raggiunto anche lui da un colpo di pistola che lo ha ucciso. L’ennesima rapina, quindi, che vedrà ancora una volta tutta una serie di sconfitti: le famiglie dei due malviventi, sulle quali crolla ingiustamente addosso un dolore immenso e che probabilmente hanno fallito il loro primario compito educativo; un giovane Carabiniere, che, per quanto preparato professionalmente e mentalmente, porterà con sé le conseguenze traumatiche di questa triste vicenda, che segnerà inevitabilmente la sua vita privata e professionale; un padre, e guardia giurata, che dovrà affrontare anch’egli il proprio trauma interiore, che sarà sottoposto a trasferimento della sede di lavoro per opportunità, ma che principalmente, come padre, rimarrà nella costante preoccupazione per le ritorsioni verso la propria famiglia ed il proprio figlio; una comunità, quella di Qualiano, che probabilmente vive nella più assoluta insicurezza (visti i numerosi casi di violenza diffusa) e che non si sente sufficientemente tutelata dalle Forze del’Ordine; un gruppo di lavoratori, quelli del Supermarket assaltato, che hanno subito un trauma forte, che non si sentono sicuri e che probabilmente non avranno più voglia di andare ancora a lavorare in quel posto; un Comando Carabinieri che dovrà gestire la sicurezza e il regolare svolgimento del servizio del proprio Carabiniere, magari trasferendolo come sede di servizio; infine la magistratura, che anche in un caso così chiaro e lampante, dovrà aprire un inchiesta, andando a scavare a sentenziare su ogni cavillo di Legge per verificare l’eventuale responsdabilità DI COLORO CHE SI SONO SEMPLICEMENTE DIFESI !! In ogni caso, siamo vicini al dolore ed al dramma di tutti gli sconfitti……………………………